Alpinismo
L’alpinismo è una pratica sportiva che consiste nello scalare una montagna. È una disciplina che coniuga il contatto con la natura, l’esplorazione della stessa e l’agonismo, inteso come competizione con se stessi, come superamento dei propri limiti e di quelli imposti dalla natura al fine di conquistare un traguardo che non si è mai raggiunto, oppure, ancora meglio, mai raggiunto da nessun altro prima. Ecco allora spiegato perché quest’attività prende il nome dalla catena montuosa delle Alpi, luogo simbolo per i principi che stanno alla base di questa disciplina. Praticando l’Alpinismo si dà libero sfogo alla voglia di conoscere, affrontare e dominare luoghi sconosciuti, di conquistare pareti mai violate, di sfidare e vincere montagne considerate inaccessibili.
Quando nasce l’Alpinismo?
È difficile stabilire una data precisa di nascita dell’Alpinismo, dato che da sempre l’uomo è stato costretto a superare i limiti imposti dalla natura per esigenze di viaggio, di commercio, militari o di esplorazione. La data convenzionalmente accettata come nascita ufficiale dell’Alpinismo e dell’Arrampicata in genere è il 1786 quando Paccard e Balmat raggiungono la vetta del Monte Bianco. Gli anni dei pionieri dell’Alpinismo sono gli anni caratterizzati dalla scoperta di nuove pareti e dalla conquista di nuove vette, ottimale se pensiamo che la sfida dell’alpinismo è proprio la scoperta e la conquista di un traguardo. I pionieri non conoscendo i luoghi si avvalevano delle guide che li accompagnavano fino in prossimità della vetta. È con l’inglese Albert Frederick Mummery, che dopo aver scalato il Monte Bianco, nel 1895 morì durante un tentativo in solitaria al Nanga Parbat nell’Himalaia, che ha inizio l’era degli alpinisti che affrontano la montagna senza guida.
Quali sono le differenze tra Alpinismo ed Arrampicata?
L’obiettivo dell’Alpinismo è l’ascesa di una montagna, fino alla sua vetta, superando tutti gli ostacoli che possono presentarsi lungo la salita, può avvenire quindi su terreni misti, su roccia, neve o ghiaccio.
L’obiettivo dell’Arrampicata Sportiva è scalare una parete non per raggiungere la vetta ma per superare determinati ostacoli durante l’ascesa.
I movimenti nell’Arrampicata sono e possono essere più audaci: con lanci, scatti veloci e passi all’indietro, inoltre la direzione è facilmente prevedibile ed il percorso è predisposto.
Nell’alpinismo bisogna essere molto più cauti nei movimenti perché non si ha la stessa consapevolezza dei passaggi successivi. L’alpinista deve scegliere con cautela il percorso da prendere per non rischiare di incrodarsi, ovvero rimanere bloccato ed essere impossibilitato sia a salire che a scendere.
La lunghezza del percorso nell’Alpinismo è maggiore rispetto a quella del percorso di Arrampicata, richiede dunque una resistenza psico-fisica maggiore rispetto all’Arrampicata che invece richiede maggiormente forza muscolare, l’alpinista viene messo di continuo alla prova da imprevisti che gli si palesano durante l’ascensione, la percentuale di rischio è più alta, oltre che forzuto deve essere quindi prudente e avere nervi saldi.