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Trampolino Elastico

Il Trampolino Elastico è una delle tre discipline olimpiche della Ginnastica, insieme alla Ginnastica Artistica ed alla Ginnastica Ritmica a cui si aggiungono la Ginnastica Aerobica e la Ginnastica Acrobatica, discipline non olimpiche ma riconosciute dalla Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG).

Questa disciplina consiste nel compiere acrobazie rimbalzando su un tappeto molleggiato. Gareggiano sia uomini che donne a livello individuale o a squadre.

L’attrezzo: Il trampolino elastico è costituito da una rete elastica avente dimensioni di 2,20 m per 4,20 m. La rete è agganciata mediante 116 molle ad un telaio metallico, posto all’altezza di 1,20 m da terra. Ai lati sono presenti delle protezioni (alte 20 cm e lunghe 2 m). Per la sicurezza dell’atleta è necessaria un’area di sicurezza di 65,10 m² e l’altezza del luogo di gara o di allenamento deve essere almeno di 8 m.

 In un esercizio al Trampolino si alternano momenti acrobatici in aria a momenti di contatto col tappeto. Grazie all’ausilio di questo attrezzo c’è una fase di volo molto ampia sia in termini spaziali che temporali, di conseguenza si possono mettere in atto rotazioni multiple e combinate rispetto ai vari assi corporei, questo lo rende oltremodo spettacolare per il pubblico. Nei movimenti in aria il corpo assume 3 posizioni principali: tuck (raccolta); straight (dritta); pick (a punta). Le rotazioni lungo l’asse longitudinale danno luogo a capriole, quelle lungo l’asse laterale ad avvitamenti. Da regolamento non si può ripetere un’acrobazia durante una sequenza.

Trampolino Sincronizzato: è la gara a squadre, per un esercizio ben eseguito la regola base è la perfetta sincronizzazione tra i due ginnasti che si esibiscono due 2 trampolini diversi.

Doppio Mini Trampolino: è una specialità del trampolino. L’atleta parte con una rincorsa su una pedana lunga 20 m, sale sul tappeto ed esegue 2 acrobazie in aria, per un massimo di 3 momenti di contatto col tappeto e termina l’esercizio sulla zona di atterraggio.

Tumbling: è una specialità del trampolino. L’atleta parte con una rincorsa su una pedana lunga 10 m, passa su una pedana molleggiata lunga 25 m dove esegue molto velocemente una serie di movimenti acrobatici per poi terminare l’esercizio nella zona di atterraggio.

Quando nasce il Trampolino Elastico?

Il trampolino esiste già dall’Ottocento, è in legno ed è utilizzato nel mondo circense. Questo attrezzo prende il nome da due trapezisti italiani il Duo Trampolino, che rimbalzavano sulla rete di protezione dopo le acrobazie. Le origini di quello moderno risalgono al 1936 grazie a George Nissen, professore di educazione fisica americano, che introduce tela, corde elastiche e metallo e codifica gli esercizi insieme a Larry Griswold. Diviene una disciplina sportiva nel 1948. Nel 1964 viene istituita la Federation Internationale de Trampoline (FIT) ma è nel 2000, ormai sotto l’egida della FIG, che approda alle olimpiadi di Sydney.

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